5 Motivi per ODIARE L’Italia

Attenzione: Quella che segue è la trascrizione letterale del video, per questo motivo potrebbe contenere degli errori. Se non capisci qualcosa aiutati nella lettura con il video in sottofondo, oppure guarda semplicemente il video 🙂

Oggi mi farò odiare da tante persone perché in questo video ti dico i cinque motivi più due per cui l’Italia un paese da cui scappare, perché è veramente un paese di “aggiungi tu l’aggettivo che preferisci”

buongiorno ciao a tutti cari amici e cari amici sono Roberto Buonanno lo stratega dietro le quinte dei più grandi finestre Italiani, e imprenditore di discreto successo con due aziende che operano in Italia e sono servite da una burocrazia efficiente e snella, o dei servizi impeccabili delle infrastrutture veramente spettacolari e, a fronte di una tassazione moderata e quasi inesistente, abbiamo a disposizione l’eccellenza mondiale e il governo che tutti i giorni lotta e suda al nostro fianco per farci stare bene.

È tutto FALSO! Non è vero niente, è un incubo! 

Partiamo…

Primo motivo per cui l’Italia è un paese da cui scappare

specialmente se sei un ragazzo una ragazza che vuole iniziare a fare attività libero professionista imprenditore ma anche cameriere.. qualsiasi cosa. 

Il primo motivo tocca più quelli che ho conosciuto maggior luogo, ovvero quelli che più potenzialmente potrebbero lavorare con successi in questa si parte del mondo, cioè i candidati ideali per essere dei nomadi digitali. Come gli influencer, insomma i content creator, coloro che per vivere possono permettersi di realizzare contenuti sui social e avere possibilmente un buon successo. Oppure chiunque abbia una professionalità che è ricercata in tutto il mondo: le nuove tecnologie, l’eccellenza enogastronomica, specialisti della ospitalità, camerieri, cuochi…. insomma di tutto di più. 

Queste sono persone che in Italia sono letteralmente massacrate da un sistema burocratico che offre difficoltà per qualsiasi cosa. 

Ci sono agenzie di tipo medievale, ci sono le caste, la casta dei notai. “Io mamma da grande voglio fare il notaio”, non puoi, per diventare notaio devi sposare un notaio, essere figlio di un notaio. …Ma non è possibile!! Ebbene sì.

Ci sono le caste, gli ordini professionali, le gilde, e ancora leggi risalenti al ventennio fascista. Ma magari..! Quelle sono quelle moderne. L’impianto scolastico moderno in Italia deriva ancora da una legge mi sembra del Ministro Gentile, dei tempi del ventennio. Non ne faccio un giudizio politico, vabbè lo faccio anche. Non credo che si facessero belle leggi in quei tempi, ma ne facciamo anche un giudizio pratico.
Possibile che negli ultimi cent’anni non ci sia stato qualcosa di un po più moderno nel mondo della scuola? Ma già ti va bene perché potresti trovare anche decreti che ancora si rifanno normative di prima del novecento, del secolo 800. 

Burocrazia inutile e fastidiosa, pallosa, scomoda, e inefficiente. Che non fa nient’altro che dare da mangiare a tutta una serie di burocrati che poi puntualmente falliscono. Le varie equItalia sono distrutte con furore delle persone, e poi diventa l’agenzia delle entrate e della riscossione. Quindi escono la finestra, rientrano dalla porta, escono dal camino, rientrano da qualche parte è sempre quella: ti rientrano comunque. 

Ci sono paesi in cui tu vai, vuoi fare il libero professionista o fare l’imprenditore, e in pochi minuti sei pronto a lavorare con zero sbattimenti, 0 raccomandate, 0 code alla posta, alla gestione entrate, o all’inps. Vedi tu..

Secondo punto per cui l’Italia è un paese da cui scappare subito, specialmente sul fare impresa: le tasse

Le tasse… Ora mi direte “vabbè le tasse in Italia sono alte ma in Norvegia e Svezia per esempio si paga di più”. ok, ma cosa ti danno in quei paesi? Là ti danno dei servizi da fantascienza. Poi tu mi dirai “vabbè comunque il tasso di suicidio è superiore”. In Italia comunque non devi neanche sbatterti a suicidarti perché ti ammazzano per strada.. quindi di cosa stiamo parlando?

Allora, le tasse in Italia sono particolarmente inique perché:

  1. sono Alte
  2. sono una rottura di palle, scomodissime
    perché se a me mi dicessero “guarda roberto le tue aziende pagano il 40 per cento di tasse, ogni anno ti mando io un sistema di pagamento cui tu schiacci un click e hai pagato, e ho già calcolato che da tutti i ricavi togliamo i costi, e via così…” stessa cosa per la persona fisica: “ok roberto adesso paghi le tasse sul personale, e io ti mando un calcolo, schiacci un bottone, e se è sbagliato quello che ti abbiamo preso in più te lo ridiamo dopo tre giorni” come succede in svizzera, senza andare per forza dall’altra parte del mondo.
    Ecco non è così.
    Sono complicate: gli f24, i versamenti, le cartelle, i ritardi, 14 tipi di enti diversi a cui pagare contributi complicati
  3. Non c’è niente in cambio a fronte di questo oneroso sistema fiscale che ti costa di più per gestirlo quasi, di quanto è effettivamente l’aliquota di tasse che paghi dirette e indirette, perché ricordiamo, anche quelle indirette ti bastonano.
    Cioè tu vuoi andare a comprarti che ne so un automobile: ha il 22% di iva. Non la consideriamo?
    Ci sono paesi in cui l’iva il 5% come gli Emirati Arabi, e senza esagerare ci sono altri paesi con aliquote iva migliore, ma anche alcuni con aliquote iva superiori. Però quella è una tassa indiretta, tu intantola paghi e non te ne accorgi nemmeno. Certo sul pane magari a 4% ma non siamo fare ste storie qui, mediamente la paghi e neanche te ne accorgi e non la metti nel computo.
    Cosa ti danno in cambio? Tanti controlli, tante rotture di palle, la presunzione di colpa al contrario: l’imprenditore mediamente è ritenuto colpevole finché non dimostri il contrario. Si chiama onere inverso della prova. “Salve siamo qua, e lei ci deve dimostrare di non aver evaso le tasse” “Ma come scusa, dimostrami tu che c’è una irregolarità e provamela.” NO.
    In Italia – mix dei primi due punti burocrazia e tasse- arrivano, ti chiudono un locale come ci hanno chiuso l’eSport Palace di Bergamo per esempio, di cui sono socio, arrivano a te lo chiudono.
    Prima te lo chiudono, prima perdi gli incassi, prima peni, muori, fallisci perché non ti entra neanche più un soldo.. e poi forse dopo qualche mese, qualche anno ti dicono “scusa ho sbagliato…Ma del resto può ripartire adesso se vuole”. Ecco intanto sei fallito 

Terzo punto: il provincialismo

ragazzi, il provincialismo. Purtroppo siamo ancora un paesello. Siamo un paese in cui si fanno discriminazioni e pregiudizi per gli orientamenti sessuali, per il colore della pelle, per la lingua che parli, se hai un accento, se vieni da un paese che non ti piace, e per tanti motivi.
Io mi ricordo ancora quando è scoppiato il casino della pandemia: prima si odiavano i cinesi perché l’hanno inventato i cinesi, poi hanno iniziato a odiare gli studenti meridionali perché quando c’è stato il momento di chiudere tutto hanno invaso i treni autostrade e sono scappati al meridione. E mo’ chi dobbiamo odiare? C’è sempre un buon motivo per disprezzare, invidiare, criticare… Poi in Italia tutti vorrebbero essere ricchi, ma la ricchezza non è tollerata. Quindi se tu hai guadagnato quattro soldi, e ti permetti di andare in giro con una bella macchina: “guarda guarda quel balordo, guarda quel ladro, chissà quanto evade, sottopa i dipendenti.. sì! Chissà quanto ha fatto di nero”.
Provinciale per tanti altri motivi che non sto neanche ad approfondire, però se tu non ritieni che sia così nei commenti con educazione e rispetto scrivi pure che dissenti e scrivimi anche perché.

Quarto punto: la sanità 

In Italia la sanità ragazzi è carente. Lo so che c’è documentario di report che diceva che da cuba sono arrivati in Italia, hanno scoperto che il dentista con la mutua era gratis e si sono rifatti la bocca, mentre da loro dovranno pagare. ok ma se il nostro punto di riferimento è Cuba o che ne so l’Afghanistan è chiaro che nostra sanità è eccellente.
Sì! la sanità Italiana eccelle sopra quella di Kathmandu è sopra quella di Kabul.
Sì certo, siamo anche meglio probabilmente come sanità rispetto a quella che c’è oggi negli scenari di guerra oppure in certi paesi poveri dell’africa.. sì dell’eccellenza del piffero. Ragazzi la sanità Italiana fa ca**re.
A parte alcuni nuclei di eccellenza, ok che ci possano essere a bari come a napoli. Noi siamo andati a napoli per cercare per esempio un luminare di un di una specifica disciplina ed era una persona esagerata. Certo ci sono in tanti posti d’Italia delle eccellenze ma mediamente se io ho un problema alla spalla e devo operarmi mi dicono di aspettare un anno e mezzo. Poi dici “sì parli tu a Dubai che se non paghi ti lasciano morto per strada..” no tu sai già che quando vai lì ti fai l’assicurazione sanitaria, e amici miei un’assicurazione sanitaria a Dubai mediamente per una persona costa da 500 a 1500, anche di più all’anno, ma tu fai conto di quanto paghi in Italia per la sanità senza accorgertene di contributi che ti trattengono e tu non te ne accorgi. Fatti due calcoli. Non te li faccio io, se te li faccio io poi ti metti a piangere. Per uno stipendio di 1.200 euro netti al mese secondo me, non meno di 300 euro al mese vanno in contributi per pagare la sanità. Quindi tu oggi con 1.200 euro al mese stai pagando un’assicurazione privata che fa cagare: 3.600 euro l’anno. Stai pagando quelli che poi la usano, l’abusano, ricette false e compagnia bella.

E quindi che si fa? Andatevene o migliorate il paese.

Che vi devo dire, io me ne sono andata perché la vita è breve ragazzi, la vita è breve. Non posso stare qua a risolvere la sanità, la burocrazia, le tasse perché si mangia bene e si sta bene come ho detto in questo video dove dico effettivamente 5 punti +2  perché l’Italia è un paese fantastico. Perché purtroppo devo dire la verità, mi piacerebbe sparare a zero contro l’Italia, dire che tutto negativo, ma ci sono dei punti per cui l’Italia è un paese meraviglioso. Se vuoi sapere quali sono, alcuni non sono banali li vedi in questo video

Quinto punto per cui l’Italia è un paese da cui scappare: le infrastrutture 

Ci sono ancora tantissimi posti in cui internet fa schifo, non si può lavorare. Mentre vai in bulgaria o ungheria e c’hai la fibra ad un gigabit anche in campagna. “e va bene l’han fatta un mese fa e quindi chiaramente avendo appena le infrastrutture le hanno fatte belle” ok e quindi tu paghi mediamente da 60 76% di contribuzione fiscale complessiva tasse imposte dirette e indirette, per dire che, siccome in Italia Telecom il doppino l’ha posato nel 1970 è giusto che in ungheria abbiano i 2 gigabit tu abbia l’adsl che va tre mega… perfetto…ora che l’hai detto, che cosa hai risolto per la tua vita? se con internet lavori, perché hai l’ecommerce, perchè tutti lavorano con internet anche l’azienda di conciatura tradizionale avrà un gestionale che gestisce contabilità e che è collegato alla rete. Ecco, siccome paghi una barca di tasse, siccome sei qui e ti supporti la burocrazia e le rotture di scatole, devi pretendere delle grandi infrastrutture. Le autostrade perché le paghiamo a un’azienda privata? Ma non voglio avanti ok.

Il paese più bello del mondo, le spiagge fantastiche, ok ma perché in certi posti meravigliosi come certi posti del nord sardegna hanno fatto un carbondotto che passa a 30 metri dalla spiaggia su tutta la costa? ha distrutto la bellezza di un intero tratto di costa e poi non hanno mai neanche acceso perché hanno pensato caspita una centrale a carbone molto moderna… falla a gasolio già che ci sei..falla con le bombe atomiche, lancia la bomba atomica, scalda tutti per un po’, poi lancia un’altra 

Punto extra bonus per cui l’Italia un paese a cui scappare:

perché tanto stanno svendendo tutto non c’è più niente Italiano

Le grandi aziende, le grandi realtà, le grandi eccellenze della moda e dei motori e dei dei liquori, di qualsiasi cosa, sono rarissime quelle tra queste eccellenze che sono rimaste Italiane. E quindi lavori per i tedeschi, per i cinesi, per per i francesi.. è un paese svendita.  Tanto vale che vai direttamente tu da dove arrivano i capitali. Certo ci sono dei lavori che in Italia vanno ancora benissimo: la ricezione turistica, la ristorazione.. però combatti contro il mondo. 

Se oggi tu hai un lavoro che si può fare online da dove vuoi come vuoi con un computer con un gruppo di lavoro e smart working, è criminale dal punto di vista della competitività della tua azienda che tu lo faccia in Italia. Immaginiamo un esempio: sviluppi software. Caspita tutti coloro che sviluppano software nei paesi, ma senza andare a dubai, nei paesi tipo il portogallo, bulgaria, ungheria, lituania, estonia, ma anche la gran bretagna, non devi per forza andare nei paradisi fiscali; nei paesi che hanno agilità, bellezza, zero burocrazia, tasse adeguate, e grandi servizi a fronte di quello che paghi, hanno un vantaggio competitivo su di te. Competitivo. Se tu in un anno tra contributi per il lavoro, tasse dirette indirette,ci lasci il 70 per cento di quello che incassi, e un’altra azienda che fa altro stesso prodotto quindi un software un applicativo, un antivirus, un gestionale e lo vende comunque su internet magari nel mercato mondiale, questi altri stanno in un altro paese dove tu può andare benissimo quando vuoi come vuoi – perché per esempio tutta europa puoi girare liberamente con la tua bellissima carta d’identità- e loro pagano il 30% o il 25%, allora hanno vantaggio su di te.

Pazzesco, con la differenza che rimane in tasca ti seppelliscono, perché la possono investire in ricerca e sviluppo. E tu dirai “io posso investire tutto al cento per cento” non è la stessa cosa perché comunque per esempio il lavoro in Italia è difficilissimo da gestire, complicato porta tante grane e richiede dei contributi ed e gli sbattimenti. Ragazzi è dura. Non è il paese dove aprirei l’azienda oggi se l’azienda è un’azienda che per esempio lavora online e su internet 

Aggiungo anche: analfabetismo di ritorno 

ragazzi oltre a essere provinciali, oltre avere un po di situazioni che non vanno bene, ci sono tanti altri motivi per cui l’Italia è un paese che sta regredendo invece che avanzando, a parte che c’è un tasso di natalità sempre inferiore, a parte che c’è una fuga dei cervelli che purtroppo sarà anche minima parte agevolata da questo video ma devo dire le cose come stanno non posso raccontarti delle balle.
Dicono ma l’Italiano, ma la cultura, la letteratura sono delle cose stupende, uniche fantastich.. Leopardi e Da Vinci e che ne so io..si leggono a malapena i fumetti: non si leggono quotidiani, non si leggono libri, non si studia un bel niente. La gente fa fatica a mettere insieme un condizionale e un congiuntivo, quindi a cosa serve vantarsi di essere nel paese con una tradizione letteraria tra le più incredibili al mondo e una tradizione di storia dell’arte tra le più pazzesche, se le opere d’arte sono buttate negli scantinati muffosi di chissà quali palazzi a Roma e nelle altre grandi città.

I musei sono inaccessibili e ingestibili comunque alla gente non gliene frega niente, sono pieni di persone stranieri musei Italiani. Non sono pieni di ragazzini di 17 anni che sono felicissimi di studiare che ne so il Canova.

Inutile che vantiamo il grande patriottismo Italiano perché siamo il paese più bello del mondo, che poi affermazioni discutibile perché ci sono certi aspetti per cui altri paesi possono essere migliori, oggettivamente. Inutile che vantiamo e ci riempiamo la bocca di queste belle cose se poi molti di noi non abbiamo rispetto per la cultura Italiana..
in questo video troverai i 5 motivi per cui l’Italia è un paese meraviglioso così eviterà di venirmi a linciare in piazza e questa playlist ti indica per esempio come è stata la mia avventura a Dubai: tanti video su questo paese molto particolare.


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Chi sono?

Roberto Buonanno

Roberto Buonanno

Da oltre 10 anni manager dei più importanti influencer italiani.

Fondatore di Tom’s Hardware Italia, testata giornalistica leader nel settore della tecnologia, con oltre 7 milioni di utenti attivi ogni mese.

Titolare di in-Sane! Management / Tom’s Network, l’agenzia per Influencer leader in Italia, di cui fanno parte Lyon, CiccioGamer, Antonio Palmucci, Two Players One Console, Kendal, Marcy e molti altri.

Cofondatore del locale eSport Palace a Bergamo, una struttura di 700 metri quadrati dedicata al mondo dei videogiochi competitivi. E che ha ospitato per due anni al suo interno il team di giocatori professionisti ufficiale di Samsung: i MorningStars.

E poi giornalista e Direttore di testate giornalistiche, autore di libri per Mondadori, Top Recensore Amazon Vine, Influencer, Business Coach e tanto altro ancora!

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